Small crab into the corals @Mafia Island - Tanzania ©Andrea Pompele All Rights Reserved

Small crab into the corals @Mafia Island - Tanzania ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Small crab into the corals @Mafia Island - Tanzania ©Andrea Pompele All Rights Reserved

mercoledì 25 febbraio 2015

Non c'è avventura senza Video - There's no Adventure without videos: DUGONGO



Non c'è Avventura senza video giusto? Mar Rosso what else?

SECONDO video preparato per voi dall'Egitto: DUGONGO @MARSA EGLA - MARSA ALAM

Buona visione


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NUOTANDO CON I DELFINI

SOSSUSVLEI NAMIB DESERT PANORAMIC FLIGHT

SANDWICH HARBOUR 4X4 NAMIB DESERT


There's no Adventure without video, don't you think? Egypt, what else?

Here the SECOND video made for you from Egypt: DUGONGO @MARSA EGLA - MARSA ALAM

Have a good vision

If you like this video, maybe you can watch these others:

SWIMMING WITH DOLPHINS

SOSSUSVLEI NAMIB DESERT PANORAMIC FLIGHT

SANDWICH HARBOUR 4X4 NAMIB DESERT

A NIGHT DRIVE WITH LIONS

lunedì 23 febbraio 2015

Africa, the mother land: Egypt. Il privilegio di lavorare in ciabatte

Il progetto che sto seguendo in Mar Rosso è ambizioso. Ambizioso e possibile però. Mi piace proprio per questo.

Lavoro in un diving center, il TGI DIVING di Marsa Alam, che ha sede presso il Gorgonia Beach, un resort di proprietà italiana con clientela internazionale a sud di Marsa Alam, in Egitto, Mar Rosso.

Lo so cosa staranno pensando alcuni di voi a tal proposito: “Mar Rosso? Egitto? Villaggio italiano? Ma perché molli la savana con i suoi lodges ecosostenibili e il profumo dell’avventura a contatto con gli animali selvaggi per dedicarti ad un turismo di massa, cheap e non chic? Bah, è la scelta sbagliata, meglio l’Africa, quella vera!”

A queste affermazioni avrei da controbattere, ma procediamo con ordine e vi spiego meglio cosa faccio qui.

Dugong - SeaCow - Marsa Egla - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Seguo direttamente questo progetto che è orientato a dare un’impronta diversa al Diving e all’approccio della gente all’ambiente marino del Mar Rosso. La maggior parte delle persone che fa attività subacquea non ha la minima idea di che cosa sta osservando, sia che si tratti di divers (subacquei) con una certa esperienza, sia che si tratti di snorkelisti che di semplici bagnanti che vogliono godere del sole e del mare. Io sono qui per spiegare agli ospiti il perché di questo meraviglioso ambiente marino. 

E lo faccio in italiano al lunedì sera, prima di cena e in inglese al martedì stesso posto, stesso orario.


Con due piccoli appuntamenti serali per le persone interessate dove si parla di delfini, dugongo, tartarughe marine, barriera corallina. Fin qui regolare direi, no? Eh beh ma come al solito io faccio un po’ di più: spiego, chiarisco dubbi, sviluppo un argomento e vi pongo delle domande e dei suggerimenti. Ad esempio il più ricorrente ma meno immediato da capire è: “perché la barriera corallina è così strettamente legata al deserto? Che cos’è il deserto? Quali sono i fattori che determinano l’esistenza del deserto e della barriera corallina? Che cos’è la “barriera corallina”?” beh le risposte sorprendono ed interessano, proprio perché quasi nessuno ha provato a trovare una risposta oppure perché non ci ha proprio mai pensato. 

Sataya's Coral Reef - Egypt - ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Altro fattore importante è sensibilizzare le persone a fruire dell’ambiente circostante in modo etico ed ecosostenibile, corretto approccio verso gli animali marini, delfini tartarughe e dugongo in particolare, regole di comportamento e curiosità sulle creature che si possono incontrare. Altra parte importante anzi, fondamentale è il training delle guide (divemasters nel mondo del diving) e istruttori, guide snorkeling e tutto lo staff ad essere GUIDA, dentro e fuori dall’acqua, come interagire con l’ospite, interessandolo senza annoiarlo, fornire risposte e catturare l’attenzione, porre domande e chiacchierare insieme fuori dall’acqua, prima e dopo l’escursione o l’attività subacquea. E qui viene in mio aiuto l’esperienza di guida di safari, e soprattutto ciò che mi è stato insegnato dal mio amico Davide Bomben, Pietro Luraschi, Massimo Vallarin etc…e dalle altre guide con cui ho lavorato e collaborato, ognuno con il suo stile, ognuno con le sue conoscenze. 


Ciò che si riesce e si può trasferire alle guide e agli istruttori può essere un valore aggiunto sia per loro, che per gli ospiti, per il Diving center e per l’hotel. E sta funzionando. E pure bene vi dirò! (lieve sghignazzata di sottofondo)

Bene ora che ho chiarito per bene il progetto in corso passiamo ad alcune considerazioni.

Io non ho mollato la savana, anzi essa resta sempre il mio amore incondizionato e il mio obiettivo primario, il posto migliore dove io sia stato finora e dove la mia mente e il mio corpo si sentono a proprio agio, calmi e sereni. È la mia seconda casa, e ognuno vuole sempre tornare a casa giusto? Perciò direi che non ho mollato proprio un bel niente.

È vero che il turismo qui è diverso dal concetto di sostenibilità ed impatto che si può avere nel bush, ma l’albergo dove sono ha una clientela internazionale, ci sono belgi, tedeschi, olandesi, svedesi, italiani e qualche francese, perciò parlo almeno 3 lingue costantemente tutti i giorni, senza sforzo alcuno, spiego concetti di ecologia, biologia, astronomia, zoologia, biologia marina in diverse lingue a diversi background culturali e direi che non è per niente brutto, anzi! Naturalmente c’è l’animazione, tasto dolente per me che non sono mai stato uno da “motorata, cammellata, torneo di beach volley e calcetto in spiaggia” ma in questo villaggio non c’è un’animazione che spinge più di tanto, i ragazzi sono discreti, gentili ed educati, oltre che bravi a fare il loro lavoro. Poi vi ricordo che io sono al Diving center, uno dei migliori che si possa trovare, con un’etica professionale e staff di un certo livello, si lavora tanto e si lavora bene e si fanno le cose in un certo modo.

Green Sea Turtle - Egypt - ©Andrea Pompele All Rights Reserved
E chi l’ha detto che qui non sono in un contesto avventuroso? Ma se posso nuotare con centinaia di delfini, fare snorkeling con Dugonghi e tartarughe, fare night snorkeling nell’ house reef, la barriera corallina davanti al resort, viaggiare in nave e fare diving nella seconda barriera corallina più grande del mondo, visitare isole sito di nidificazione di uccelli migratori e dedicarmi al birdwatching, per non parlare del deserto, che devo ancora esplorare, ma che mi riserva sorprese inconsuete. Ah potrò fare Kitesurf nel Kitevillage a poca distanza dal diving, e posso continuare se volete. Ah dimenticavo, sia geograficamente che politicamente l’Egitto è sempre Africa, la placca continentale è la stessa.

Poi volete mettere il privilegio di lavorare in ciabatte tutto il giorno? La mia “divisa” è composta così: muta umida da 5 mm che mi apro quando non sono in acqua, quindi sono a torso nudo, costume, abbronzatura e tatuaggi, capelli biondi e occhiali da sole, “sembri un surfista alla prima occhiata” mi dice una ragazza, “poi quando apri bocca si capisce che sei un secchione”. Ça va sans dire…vantaggi e svantaggi.

E voi, solo voi che mi fate queste domande (non gli altri per carità), siete contenti di svegliarvi la mattina ed andare in ufficio? 

Vi faccio vedere il mio ufficio. 

Buona avventura!


My office @Gorgonia Beach Resort -House Reef -  Green Sea Turtle - Egypt - ©Andrea Pompele All Rights Reserved



The privilege to work in flip flops.

The project that I’m following into the Red Sea is ambitious. Ambitious and possible at the same time. I like it for that.

I work in a diving center, the TGI Marsa Alam, which is based at the Gorgonia beach, a resort (Italian prperty) with international clientele south of Marsa Alam, Egypt, Red Sea.

I know that some of you are thinking in this regard: "Red Sea? Egypt? Italian Village? But why you quit savannah with its eco lodges and the scent of adventure in contact with wild animals to dedicate yourself to a mass tourism, cheap and NOT chic? Bah, is the wrong choice, Africa is better, the real one! "

About these statements I wish to argue, I’ll proceed on order and I'll explain what I do here.
I follow directly this project which is geared to give a different approach to Diving center and people to the marine environment of the Red Sea. Most people doing underwater activity has not the slightest idea of what is being viewed, whether it be for divers with some experience, whether it be of snorkelers that simple swimmers who want to enjoy the sun and sea. 

I am here to explain to the guests because of this wonderful marine environment. 
And I do it twice times per week: in Italian on Monday evening, before dinner and in English on Wednesday at the same place, same time. 

With two small evening events for people interested where we talk about dolphins, dugong, turtles, coral reef. So far so good, not? 
Oh well, but as usual I do a little more: explain, clarify doubts, developing an argument, and I ask some questions and give suggestions. For example, the most common but less immediate to understand is: "because the reef is so closely related to desert? What is the desert? What are the factors that determine the existence of desert and coral reef? What is "coral reef"?" 
Well, the answers surprise and concern, because almost no one has tried to find an answer, or because there has just never thought about it. Another important factor is to sensibilize people to take advantage of the surrounding environment in an ethical and environmentally sustainable, correct approach to marine animals, dolphins, turtles and dugongs in particular, rules of behavior and curiosity about the creatures that you may encounter. 

Another important part indeed, fundamental, is the training of the guides (divemasters in the world of diving) and instructors, snorkeling guides and all the staff to be a GUIDE, in and out of the water, how to interact with guests, without boring them, provide answers and grab attention, ask questions and chat together out of the water, before and after the trip or diving. And here comes helping me the experience of safari, and above all what I was taught by my friend Davide Bomben, Pietro Luraschi, Massimo Vallarin etc... and other guides with whom I worked, each with its own style, each with his knowledge. What you can transfer to the guides and instructors can be an added value for them, and for guests of diving center and hotel. And it's working. Yet well I'll tell you!

Well now that I have made it clear of the project we move to some considerations.

I have not given up the savannah, indeed it’s always my unconditional love and my primary goal, the best place I've ever been so far and where my mind and my body feel at ease, calm and serene. It's my second home, and everyone always wants to go home right? So I would say I have’nt given up just anything.

It’s true that tourism here is different from the concept of sustainability and impact that you can have in the bush, but the hotel where I stay have an international clientele, there are Belgians, Germans, Dutchs, Swedishs, Italians and some Frenchs, so I speak at least 3 languages constantly every day, without any effort, I explain concepts of ecology, biology, astronomy, zoology, marine biology in different languages to different cultural backgrounds, and I would say it’s not at all bad, indeed! Of course there is the animation, sore point for me, I have never been one of "motor challenge, camel challenge, beach volley tournament and soccer on the beach" but in this village there is an animation not pushy, the guys are discreet, polite and friendly, as well as good at doing their job. Then I remind you that I am at the diving center, one of the best you can find, with professional ethics and staff of a certain level, we work hard we work well and we do things in a certain way.

And who said that here is not in an adventure? I can swim with hundreds of dolphins, snorkel with turtles and Dugongs, do night snorkeling in “house reef”, the reef in front of the resort, making travel by boat and diving in the second largest coral barrier reef in the world, visiting islands, nesting site of migratory birds and dedicate time to birdwatching, not to mention the desert, that I have to explore yet, but it will surprises me, I’m sure. I can do Kitesurfing in the Kitevillage close to the diving, and I can continue if you want. Oh I forgot, both geographically and politically Egypt is always Africa, the continental plate is the same.

Then, mentioning the privilege to work in flip flops all day? My "uniform" is composed as follows: 5mm wetsuit that I open when I’m not in the water, so I'm shirtless, swimsuit, tanned with tattoos, blonde hair and sunglasses, "you look like a surfer at first glance" said me a girl, "then when you open your mouth everybody understand that you are a nerd." Ça va sans dire... advantages and disadvantages.

And you, only you who make me these questions (not the others), are you happy to wake up in the morning and go to the office?

I show you my office. 

Have a good adventure!

mercoledì 11 febbraio 2015

Africa, the mother land: Egypt. I delfini di Sataya

Nuotare con i delfini è un privilegio ed un’emozione costante, una delle esperienze di questa avventura marina che amo ripetere più volte la settimana. Lo so, sono fortunato, lo ammetto, “ecco appunto, meno male che lo ammetti, stavo cominciando ad irritarmi” ma ça va sans dire, faccio quello che posso per godermi al meglio queste esperienze…almeno 2 volte a settimana ;-)
Spinner Dolphins (Stenella longirostris) @ Sataya - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Si parte presto dal Diving Center dove sto conducendo questo progetto, alle 7:30 del mattino. Colazione alle 6:30 con due ore di fuso in avanti rispetto all’Italia, perciò sono le 5:30 alla partenza e le 4:30 la colazione per voi. Ci sono 50 min circa di strada nel deserto sulla costa, andando a sud fino al porto di Hamata, da una parte c’è il deserto del Sahara, con le sue montagne e le sue valli, molto belle ed alte, che si stagliano alle prime luci del mattino su un cielo quasi sempre blu. Ricordano molto le formazioni rocciose che si possono incontrare lungo la Skeleton Coast, in Namibia, con i colori marrone scuro, nero e kaki che si alternano velocemente lunga la strada e cambiano il paesaggio di continuo. Ci sono valli scavate da fiumi sotterranei, proprio come in Namibia, che qui si chiamano Wadi e che permettono alla vita di essere presente nel deserto caldo più esteso del mondo. Ci sono Saltbushes (Salsole), arbusti adattati alla quantità di sale presente nel suolo a ridosso del mare, con meravigliosi fiori color malva e con sfumature di rosa. Ogni tanto si avvistano dromedari selvatici. Dall’altra parte c’è la costa, il Mar Rosso, con le sue piccole insenature protette, chiamate Marsa (che significa letteralmente baia), popolate da mangrovie che sostengono la terra proteggendola dall’erosione e dove si sviluppa un ecosistema altrettanto ricco ed interessante.
Spinner Dolphins (Stenella longirostris) @ Sataya - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Arrivati al porto di Hamata, si sale in Barca e mi aspettano 2 ore di navigazione in mare aperto a sud est verso il Sudan, dove a seconda delle condizioni del mare si può dormire comodamente sul ponte, osservare il blu profondo, cercare di avvistare alcuni delfini che fanno bowriding, letteralmente cavalcano le onde in cima a poppa o a prua e si divertono molto. Sono Tursiopi indopacifici (Tursiops truncatus) presenti in tutto il Mar Rosso e nell’Oceano indiano. Oppure se c’è vento, ballare come bandierine cercando di mantenere l’equilibrio e lo stomaco ben saldi, io per fortuna non soffro il mal di mare. In prossimità dell’atollo corallino di Sataya ci si prepara ad entrare nella baia naturale formata dal corallo quasi completamente chiusa dal reef con alcuni corridoi naturali che permettono alle barche e agli animali di entrare.

L’atollo ha un fondo sabbioso profondo al massimo 25 metri ed un’acqua cristallina con incredibili riflessi, la barriera protegge dal vento e dalla corrente e la visibilità è ottima. Ormeggiamo la barca in alcuni punti fissi su porzioni di corallo morto con cime fisse, siamo in un Parco Nazionale (Wadi El Gimal) e bisogna giustamente rispettare le regole e avere i permessi per entrare, non si sfugge, per fortuna. Inizia la nostra giornata di mare.
Spinner Dolphins (Stenella longirostris) @ Sataya - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Cerchiamo di avvistare i delfini che qui hanno trovato un posto sicuro per poter riposare, sono Stenelle (Stenella longirostris) tra i più veloci delfinidi del mondo, sono piccoli, raggiungono al massimo 2,35 m e normalmente vivono in gruppi anche piuttosto grandi di 50 o 60 individui (è difficile contarli in acqua). 

Durante la notte cacciano in mare aperto e durante la giornata vengono qui per dormire. Dormono con una parte del cervello e con l’altra rimangono svegli, per poter risalire in superficie e respirare l’aria di cui hanno bisogno, hanno gli occhi semichiusi e stanno molto vicini gli uni agli altri, in questo modo possono socializzare e rinsaldare i legami familiari, proteggersi l’un l’altro ed accoppiarsi. 

Una volta avvistati i delfini, ci si prepara: maschera, boccaglio, pinne e muta, la temperatura dell’acqua è di 24 – 25 gradi centigradi, ma è sempre meglio rimanere caldi e una muta o uno shorty è consigliabile. 

Si sale sul gommone e ci si approccia a loro. 

Ci sono alcune regole da rispettare per poter godere appieno dell’esperienza senza rischiare di disturbare gli animali: mantenere le distanze di sicurezza con il gommone, senza andargli sopra, entrare in acqua in modo tranquillo e senza fare rumori, urla o movimenti troppo bruschi, non tentare di nuotare loro incontro per avvicinarli, ma lasciare che siano loro ad avvicinare voi ed interagire, meglio restare fermi in un punto, normalmente loro nuotano in cerchio e se anche si allontanano poi ritornano verso di voi, non approcciare direttamente gli animali tentando di toccarli, tanto è impossibile, sono talmente veloci e sanno perfettamente valutare le distanze e vi eviterebbero senza neanche che ve ne accorgiate. Cercare di rimanere sul lato del loro gruppo, non nuotare loro davanti o dietro, davanti, perché cambierebbero direzione appena si accorgono di voi, dietro, perché ovviamente anche loro fanno i loro “bisognini” in acqua e non è bello essere investiti da una mare di…ehm va beh avete capito.
Spinner Dolphins (Stenella longirostris) @ Sataya - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
L’ultima volta che sono stato a Sataya ho avuto la fortuna di poter interagire con una madre e il suo cucciolo, ero da solo e mi sono avvicinato a loro con calma e rispetto e loro mi nuotavano vicino, la madre sempre proteggendo il suo piccolino si frapponeva con il suo corpo tra me e lui, e il piccolo cercava sempre di spostarsi per avvicinarsi a me, li ho visti di fianco, sopra e sotto di me, staccarsi dal loro gruppo per andare in superficie a respirare, salendo lentamente ed incrociando le traiettorie. 

Una meraviglia.

Altre volte li ho anche visti accoppiarsi ed è molto bello vedere come la femmina nuotando venga approcciata dal maschio che le sta sotto e si rivolge a lei con la pancia verso la superficie, si abbracciano con le pinne pettorali e rimangono pancia contro pancia, avendo gli organi sessuali nella stessa posizione.
Uno spettacolo della natura incredibile.

Spinner Dolphins (Stenella longirostris) @ Sataya - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
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ENGLISH VERSION

Swimming with dolphins is a privilege and a costant emotion, one of the experiences of this marine adventure that I love to repeat several times a week. I know I'm lucky, I admit, "thank goodness you admit it, you was just beginning to irritate me," but ça va sans dire, I try to enjoy this experience ... at least 2 times a week;-)
The adventure starts early in the Diving Center where I’m conducting this project, at 7:30 am. Breakfast at 6:30 am with two hours of jetlag from Italy, so I'm starting at 5:30 and 4:30 breakfast for you. There are approximately 50 min road in the desert on the coast, going south to the port of Hamata, on the right side there is Sahara desert, with its mountains and valleys, very nice and high, that stand early morning on a sky almost always blue. Very similar of the rock formations that can be found along the Skeleton Coast, Namibia, with the brown, black and kaki colors alternating down the way There are valleys carved by underground rivers, just as in Namibia, which are called Wadi and allow life to be present in the world's largest hot desert. There are Saltbushes, shrubs adapted to amount of salt in the soil close to the sea, with beautiful mauve flowers with shades of pink. Occasionally sighted wild camels. On the other side there’s the coast of the Red Sea, with its small coves protected, calls Marsa (which literally means bay), populated by mangroves that support the ground, protecting it from erosion and where it still developing a rich ecosystem. At the port of Hamata, on board, two hours sailing offshore southeast toward Sudan, depending on the sea condition you can sleep comfortably on the deck, watching the deep blue, try to spot some dolphins doing bowriding, literally riding the waves on top of the stern or bow and have a great time. Indo pacific Bottlenose dolphins are (Tursiops truncatus) present across Red Sea and Indian Ocean.  If there is wind, you will be dancing like flags trying to maintain balance and stomach tight, fortunately I do not suffer from seasickness. Near coral atoll of Sataya you are preparing to enter the bay formed by the natural coral reef with almost completely closed by some natural corridors that allow boats and animals to enter. The atoll has a sandy bottom depths up to 25 meters and crystal clear water with amazing reflexes, the reef protects against wind and current and visibility is excellent. We moor the boat in some fixed points on portions of dead coral with fixed ropes, we are in a National Park (Wadi El Gimal) and you have rightly respect the rules and have permission to enter, there is no escape, luckily. here it starting our sea day. We try to spot dolphins who have found a safe place to rest, they are Spinner Dolphins (Stenella longirostris) among the fastest in the world, they are small, they reach a maximum 2.35 m, they normally live in groups of 50 or even quite large 60 individuals (it's hard to count them in the water). Overnight they hunt in open sea during day time they come here to sleep. They sleep with a part of the brain and the other remain awake, to be able to rise to the surface and breathe the air they need, they have half-closed eyes and stay very close one to each other, so they can socialize and strengthen the family ties, protect each other and mate. Once spotted dolphins, we are preparing: mask, snorkel, fins and wetsuit, the water temperature is 24-25 degrees Celsius, but it is always better to stay warm and a wetsuit or a shorty is advisable. You climb on the boat and you approach them. There are some rules to follow in order to enjoy the experience without the risk of disturbing animals: keep a safe distance with the boat without going above them, enter the water calmly and without noises, screams or moves, not groped to swim ttowards to reach them, but let them to approach you and interact, it’s better to stand still in one spot, normally they swim in circles and even if they turn away, they will come back to you, do not directly approach the animals trying to touch them, so it’s impossible, they’re so fast and they can perfectly judge distances and you would avoid without even noticing it. Try to stay on the side of their group, do not swim in front or behind, in front, because they would change direction when they see you, behind, because of course they also do their "poop" in the water and it’s not nice to be invested by a sea of ... well you understand.
The last time I was in Sataya I was lucky to interact with a mother and her calf, I was alone and I approached them calmly respecting them and I swam close, the mother always protecting his little one interposing her body between me and him, and the little one always tried to move to get close to me, I saw them on the side, above and below me, break away from their group to rise up the surface to breathe, rising slowly and crossing the trajectories. Amazing.
Other times I have also seen them mate and it’s very nice to see how the female swimming is approached by the male that is below and turns to her with the belly to the surface, they embrace with the pectoral fins and remain belly to belly, having the sexual organs in the same position.

sabato 7 febbraio 2015

Non c'è avventura senza Video - There's no Adventure without videos: SWIMMING WITH DOLPHINS @SATAYA MARSA ALAM



Non c'è Avventura senza video giusto? Pure qui nel Mar Rosso ovviamente...

SESTO video preparato per voi: SWIMMING WITH DOLPHINS @SATAYA - MARSA ALAM

Buona visione


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SOSSUSVLEI NAMIB DESERT PANORAMIC FLIGHT

SANDWICH HARBOUR 4X4 NAMIB DESERT


There's no Adventure without video, don't you think?

Here the SIXTH video made for you: SWIMMING WITH DOLPHINS @SATAYA -MARSA ALAM

Have a good vision

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SOSSUSVLEI NAMIB DESERT PANORAMIC FLIGHT

SANDWICH HARBOUR 4X4 NAMIB DESERT

A NIGHT DRIVE WITH LIONS