Pagina dedicata all'arte e alla fotografia, con una raccolta di opere ideate e create da me, nel corso di questi anni di esplorazione artistica. E chi l'ha detto che l'arte non è avventura?
This page is dedicated to art and photogrtaphy, with an harvest of works conceived and created by me during these years of artistic exploration. Who said that art is not adventure?
LoveRight: Opera presentata alla mostra HumanRights2012 Internazionale d'Arte Contemporanea pittura, scultura, fotografia, grafica, digital art, videoart, interactive arts, performances - Castello di Acaya (Lecce), dal 28 Aprile al 10 Giugno 2012 e Fondazione Opera Campana Dei Caduti – Rovereto (TN), dal 15 Settembre al 14 Ottobre 2012.
LoveRight: Work showed at HumanRights2012 International of Contemporary Arts, painting, sculpture, photography, graphics, digital art, videoart, interactive arts, performances - Castello di Acaya (Lecce), from 28 April to 10 June 2012 and Fondazione Opera Campana Dei Caduti – Rovereto (TN), from 15 September to 14 October 2012
Concept
ARTRIBUNE 22 Giugno 2012 - "Fotografia è partecipazione" Marta Santacatterina
FOTOGRAFIA è PARTECIPAZIONE Marta Santacatterina
http://www.artribune.com/2012/06/fotografia-e-partecipazione/11-126/
This page is dedicated to art and photogrtaphy, with an harvest of works conceived and created by me during these years of artistic exploration. Who said that art is not adventure?
- BIOGRAFIA FOTOGRAFICA
Nato ad Aosta ne 1982, vive in giro per il mondo, il suo nomadismo è costitutivo. Fotografo autodidatta. Le sue ricerche spaziano dalla fotografia di reportage etnico sociale all'astrattismo di prospettiva. Particolare propensione per la fotografia naturalistica. Iscritto all'Archivio dei Giovani Artisti di Parma, partecipa alla manifestazione Boulevart in diverse edizioni (26 settembre 2009, 30 gennaio e 29 maggio 2010), espone presso lo spazio La Vetrina Flash (P.le Battisti, Parma - 4/15 giugno 2010), prende parte al Festival di Fotografia "Viaggio nella Fotografia" (11/13 giugno 2010, Reggia di Colorno, Parma) e allo "Squinterno Festival" (9/10/11 luglio 2010, Berceto, Parma). Sempre nel 2010, le sue fotografie vengono selezionate per la seconda edizione della mostra collettiva internazionale "Human Rights2010" (Rovereto, Trento). Nel 2011 si ricordano le due mostre personali "Voyages et Perspectives - Vagabondaggi Fotografici" e "TrasFORMAzioni" (Parma).
Per il 2012 si segnalano la partecipazione al Circuito Off del Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia e la quarta edizione della collettiva "Human Rights 2012".
- OPERE/WORKS
"LoveRight" 2012
LoveRight: Opera presentata alla mostra HumanRights2012 Internazionale d'Arte Contemporanea pittura, scultura, fotografia, grafica, digital art, videoart, interactive arts, performances - Castello di Acaya (Lecce), dal 28 Aprile al 10 Giugno 2012 e Fondazione Opera Campana Dei Caduti – Rovereto (TN), dal 15 Settembre al 14 Ottobre 2012.
LoveRight: Work showed at HumanRights2012 International of Contemporary Arts, painting, sculpture, photography, graphics, digital art, videoart, interactive arts, performances - Castello di Acaya (Lecce), from 28 April to 10 June 2012 and Fondazione Opera Campana Dei Caduti – Rovereto (TN), from 15 September to 14 October 2012
"LoveRight" ph: Andrea Pompele 2012 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
LoveRight. Il diritto all’amore come perseguimento
primo della felicità personale. Amare sé stessi, amando l’altro e il proprio
rapporto. Proteggere sé stessi, proteggendo l’altro e il proprio amore.
Manifesto delle proprie emozioni. Del sentirsi liberi di condividere. Immagini
sfocate che racchiudono un sentimento. Trasparente. Naturale. Inevitabile.
Indispensabile. LoveRight.
LoveRight. The right to love as the
first way to pursue personal happiness. To love oneself, loving the other and
one’s own relation. To protect oneself, protecting the other and one’s own
love. The way to show one’s own true emotions. To feel free to share something.
Blurred images that hold a feeling. Clear. Natural. Inevitable. Essential.
LoveRight.
"HatePain" 2013
Concept
Un capo chinato e
seminascosto. Braccia tese e pugni chiusi in atto di difesa, ma anche di resa.
Odio e dolore. Sentimenti profondamente collegati, che si nutrono
vicendevolmente in una spirale senza fine. Ma è anche una dichiarazione di
intenti con la quale mettere a nudo la realtà personale e sociale in modo crudo
e delicato al tempo stesso. Odiare il dolore che a sua volta può provocare
odio. Un segno indelebile, come una cicatrice marcata e difficilmente
cancellabile.
Head down and hidden. Wided arms and closed fists to defense himself, but to surrender too. Hate and Pain. Deeply linked emotions, that feed theirselves in a vortex without end. It is also an intent's declaration to make clear a personal and social situation in a rough and delicate way at the same time. To hate the pain that provokes the hate. An Indelible sign, like a deep scar and hardly erasable
Dicono di me: Critiche
(artistiche!), Mostre di fotografia ed arte contemporanea a cui ho partecipato
ed Interviste che ho “subìto”…
They say about me: Criticisms (artistics!), photographic expositions and contemporary art and interviews (in Italian only, sorry)
- ARTICOLI
ARTRIBUNE 22 Giugno 2012 - "Fotografia è partecipazione" Marta Santacatterina
FOTOGRAFIA è PARTECIPAZIONE Marta Santacatterina
http://www.artribune.com/2012/06/fotografia-e-partecipazione/11-126/
- CRITICHE:
Fotografia Europea 2012 - "trasFORMAzioni, il vaso di Pandora"
ph:Andrea Pompele 2012 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
Sono
due gli elementi chiave da cui partire per leggere questo lavoro di Andrea
Pompele: lo studio scientifico e la quotidianità.
Il
primo, perchè Andrea è laureato in biologia. Può sembrare un aspetto secondario
e poco inerente al suo fare artistico, ma in realtà questa serie di fotografie
altro non sono se non analisi estremamente accurate, direi quasi in modo
scientifico, della materia. Il secondo punto è la materia studiata: oggetti
della nostra quotidianità. Senza arrivare a scomodare esempi di illustri
predecessori quali i famosi object trouvé dadaisti, è proprio il concetto di oggetto comune trovato e reinterpretato a fare da collante tra la ricerca scientifica in quanto tale e l'uso giornaliero degli oggetti stessi. Sono i particolari a parlare. Diventano sineddoche del tutto, perchè basta una minima parte, analizzata e studiata nella sua essenza, per far comprendere l'oggetto o trasformarlo completamente. I titoli stessi suggeriscono l'idea del fotografo, ma mi piace pensare che non siano arbitrari e che ognuno possa nominare ciascuna fotografia secondo il proprio sentire. Le forme si modificano all'occhio di chi osserva, sono malleabili allo sguardo, morbide, vellutate, come se le si potesse toccare. E' la poetica dell'analisi. E gli oggetti comuni scelti dall'autore, alcuni vasi, possono essere visti come la trasformazione del mito greco del vaso di Pandora: non contengono i mali del mondo, ma sono simbolo di curiosità verso il mondo stesso. Sono, per riprendere i titoli di due fotografie, forme mobili nello spazio che raccontano l'altra metà del mondo.
Cecilia Lucia Dealessi
Dalla Mostra "trasFORMAzioni" 2011
"Eclissi" ph: Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
Quando la macchina fotografica diventa un caleidoscopio, in cui si compongono e scompongono forme per far nascere da oggetti e colori piccole galassie e universi paralleli, in quel momento nascono immagini come quelle proposte in questa raccolta di lavori astratti. Una ricerca personale che parte dal bisogno di concentrarsi sul dettaglio per evocare, attraverso i fotogrammi , mondi diversi dal nostro, e per restituire al gesto dello scatto, la poesia del racconto interiore.
Giovanna Simone
La magia relazionale che si crea nell'attimo dello scatto di Andrea Pompele non è da confondere con la proiezione del fotografo sulla fotografia: queste immagini sono un incontro a metà strada dell'emozione dell'autore e della libertà di espressione del soggetto.
Giovanna Simone
"Superficie" ph: Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
Dalla Mostra "Voyages et Perspectives" - 2011
"Sguardo e Occhiali" ph:Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
La magia relazionale che si crea nell'attimo dello scatto di Andrea Pompele non è da confondere con la proiezione del fotografo sulla fotografia: queste immagini sono un incontro a metà strada dell'emozione dell'autore e della libertà di espressione del soggetto.
L'artista trasmette il messaggio che anche i
paesaggi hanno una personalità e che la buona tecnica è l'introduzione ad un
lavoro creato sullo scambio interattivo di comunicazioni.
Alcuni fotografi vogliono prevalere sui soggetti
con le loro idee, altri sono semplici
documentatori di immagini:
le fotografie di questo autore invece nascono
dalla sua propensione senza giudizio, dinamica interna che accoglie i sentimenti
dei visi o delle nature.
Forse un ricercatore di verità con una
consapevolezza talmente pulita da poter sembrare ingenua?
Corinna Conci
Comune
di Parma
Servizio Giovani
Archivio Giovani Artisti,
Hub Cafè, in collaborazione con
Informagiovani.
Parma, orizzonti.
Giovani che guardano, che si guardano.
"Sul calar della sera" ph:Andrea Pompele 2012 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
Si inaugura Sabato 18 Febbraio alle ore 18,00 presso lo spazio di P.le Bertozzi
la Rassegna espositiva curata dall’Archivio Giovani Artisti del Comune di Parma e Hub
Cafè in collaborazione con Informagiovani. La Rassegna, articolata in
esposizioni e performance per tutto il 2012, si apre con la collettiva “Parma, orizzonti” presentazione di
scatti fotografici di cinque giovani artisti del nostro territorio: Ugo
Baldassarre , Giulia Ferrari , Milla Mariani , Andrea Pompele,
Erika Sereni. La mostra riprende, con opportuni ampliamenti, l’esposizione
inaugurale tenutasi nella primavera dello scorso anno in occasione del restiling
degli spazi dell’Informagiovani. L’approfondimento e lo sviluppo della mostra
precedente è doveroso, trattandosi di una tematica - i giovani che guardano e si guardano – che offre molteplici spunti,
prospettive diverse e stimoli infiniti per immaginazione e creatività. La
libertà espressiva, lasciata volutamente aperta alle tecniche fotografiche e al
soggetto, uniformando solo supporti e tipo di stampa, ha dato infatti la
possibilità ad ogni autore di confrontarsi con la propria sensibilità, il proprio
angolo visuale; ogni fotografo ha potuto indagare “la sua realtà” in modo molto
soggettivo, prediligendo talvolta il colore, in alcuni casi il movimento, in
altri l’aspetto documentaristico, in altri ancora la sintesi e il segno.
La Rassegna prevede, a seguito della
prima esposizione dedicata alla fotografia, altri appuntamenti culturali con
allestimenti di Mostre monografiche e collettive che si terranno in contemporanea
nei due spazi cittadini, di Hub Cafè e Informagiovani, alternando diverse
discipline artistiche.
Il vernissage aprirà alle ore 18.00
con un aperitivo in compagnia degli autori; la serata proseguirà alle ore 20.00
con il consueto appuntamento di Radio Hub condotta da Marco Pipitone – l ‘ospite di turno sarà” Alessandro
Albertini, promoter di LiveAlivE.
Intervista a mARTEdì - Gazzetta di Parma - 2012
NOME: Andrea Pompele
"Blood Running" ph: Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
STUDI:
Laurea magistrale in Ecologia,
laurea triennale in Biologia ecologica
- quando e perché inizi a fotografare?
Nel 2008 con la mia prima Reflex per
rappresentare il mio punto di vista sul mondo, ma mi sono sempre divertito a
fotografare con ogni tipo di macchina fotografica mi passasse per le mani. Mi
ha insegnato mio padre, da bambino. Diciamo che prima giocavo, con la Reflex ho
cominciato a scattare foto migliori
- che cosa tentano di raccontare i tuoi scatti?
- che cosa tentano di raccontare i tuoi scatti?
Il punto di vista che ho sulle cose e sul mondo
che mi circonda. Tento di rendere visibili piccoli particolari per farli
diventare universali, a volte stravolgendo la forma o la prospettiva che ne
distingue l’apparenza per tentare di vedere oltrequello che possono evocare
alla prima occhiata nell’osservatore. Può valere più facilmente per oggetti, o
situazioni, ma anche per paesaggi e persone. È indipendente dalla serie a cui
lavoro, è un tentativo trasversale di espressione, potrebbe essere definito la
mia “poetica”
" G -0 NYC" ph: Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
- arte per te è..
evocazione
di sentimenti e di pulsioni, anche primitive, attraverso la materia o
l’immagine, ma non solo
- Che spazio ha la fotografia nella
tua vita? Passatempo, vocazione o professione?
Vocazione!
-postproduzione o scatto pulito?
Scatto pulito, di solito mi limito a
correggere tono, saturazione e contrasto sul pc, come in camera oscura. In
realtà per due motivi: credo che la fotografia debba essere “pensata” e ben
chiara in testa, poi realizzata, e vale per qualsiasi tipo di fotografia,
alcune tra le mie foto più strane sembrano post prodotte, ma sono realizzate in
realtà con lenti speciali che ho trovato in giro per il mondo e adattate ai
miei obiettivi.E poi perché non sono assolutamente capace di usare bene
Photoshop! Anche se credo che si possano fare cose meravigliose, che si
allontanano un po’ dalla fotografia
-in posa o rubata?
Rubata,
quasi mai in posa, è sempre più naturale
-digitale o analogico?
Entrambi, ultimamente mi sto divertendo con
due vecchie Polaroid (una degli anni ’70 e una degli ’80) perfettamente
funzionanti che ho recuperato in un centro di raccolta rifiuti
- colore o bianco e nero?
Dipende dal soggetto e dallo stato d’animo che
esprime e che esprimo. Amo il bianco e nero su persone e città, adoro il colore
su oggetti e paesaggi, ma anche lì non ci sono regole, è questo il bello!
- da cosa ti fai ispirare quando scatti, e cosa speri di suscitare
nell’osservatore delle tue opere?
Mi ispira
quello che provo nell’osservazione di un soggetto, quello che mi suscita.
Ricerco sempre la prospettiva e la profondità se possibile.Mi piacciono le
linee oblique. Sarei felice se le si soffermassero a guardarle e se le mie foto
suscitassero curiosità e stupore sarebbe meraviglioso.
- chi sono i tuoi fotografi favoriti?
Henry - Cartier Bresson oppure Ansel Adams, che ha
reso il paesaggio vivo su una foto e sembra di entrarci dentro, come in alcuni
quadri. Ma ce ne sarebbero talmente tanti!!!
- come hai interpretato il tema della mostra all’Hub caffè, Orizzonti?
Cercando di esprimere il movimento: di persone, di
energia ed idee, perchè secondo me questi sono i giovani, movimento senza
sosta.
"Uomo Solo" ph: Andrea Pompele 2011 - ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
- hai in mente altri progetti per il futuro prossimo?
Sì una
personale nel circuito off del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia
(Dal Vinaio-vineria con cucina - www.dalvinaio.it - inaugurazione venerdì 11 maggio)
E la
partecipazione alla collettiva internazionale d’arte Human Rights? 2012 - Internazionale d'Arte Contemporanea pittura, scultura, fotografia, grafica,
digital art, videoart, interactive arts, performances - CASTELLO DI ACAYA (LECCE), dal 28 Aprile al 10 Giugno 2012 e FONDAZIONE
OPERA CAMPANA DEI CADUTI – ROVERETO (TN), dal 15 Settembre al 14 Ottobre 2012
Nessun commento:
Posta un commento