Small crab into the corals @Mafia Island - Tanzania ©Andrea Pompele All Rights Reserved

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giovedì 9 aprile 2015

Africa, the mother land: Egypt. I SUBACQUEI PT II - THE DIVERS PTII

IL VIAGGIATORE è un subacqueo strano.

“va beh finora non è che ci hai presentato persone proprio tutte normali!” “vero, ma il viaggiatore è diverso”


Diver - Hamata islands divespot - Marsa Alam - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Primo perché ama viaggiare e vedere posti nuovi e già per questo ha il mio rispetto, poi perché può rispondere a diverse tipologie. C’è quello che ha girato il mondo, spesso è uno che ha fatto un lavoro totalmente diverso ma che ad ogni vacanza si è trasferito per un mese circa in posti che non proprio tutti hanno l’occasione di vedere; può avere un aspetto anticonvenzionale, ricordo ad esempio un tedesco piuttosto bizzarro, ma cordialissimo e simpaticissimo che ha avuto esperienze subacquee incredibili: è stato in quasi tutti i sogni di ogni subacqueo, dai posti più difficili agli incontri più incredibili con animali marini, dagli squali bianchi alle balene, passando attraverso le mante e gli squali balena. Uno che ha un sacco di cose da raccontare. Di solito davanti ad innumerevoli birre e una quantità imprecisata di sigarette. 

Uno storyteller in pratica.


Divers - Hamata islands divespot - Marsa Alam - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
C’è il FANATICO, quello che non riesce a non stare sott’acqua. Scende dall’aereo e scalpita per vedere il Diving center, deve fare il check-in prima possibile, sistemare l’attrezzatura e programmare tutte le escursioni il primo giorno, non importa se arriva al diving 5 min prima della chiusura e ti tiene lì una mezz’ora in più. Lui “doesn’t care”. In due settimane si spara una 50ina di immersioni, ripetute ovviamente, con punte di 4 al giorno: early morning dive – 6:30 del mattino, poi colazione. Tempo di superficie stimato: il minimo possibile e una seconda dive in mattinata, poi pranzo, alle 14:30 è già pronto per una terza dive, un’ora di intervallo di superficie o appena di più, immersione pomeridiana (la 4°!!!) e se ci sta anche una bella night dive, che male non fa! E questo senza contare le escursioni in barca! Lui prende la subacquea in modo molto serio, la sua vacanza è un lavoro, non è affatto riposante, ma sicuramente se la gode, è uno Stakanov sottomarino, una macchina da guerra. Ovviamente per reggere questo ritmo deve essere estremamente motivato, deciso, preparato per non mettersi in pericolo e rispettare calcoli giusti e piuttosto in forma, pure. Perché se non sei fisicamente in forma questa vita ti distrugge. 

Volete provare?


The rope - Hamata islands divespot - Marsa Alam - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
Il FOTOGRAFO si avvicina tantissimo al cosiddetto ROMPIBALLE, famiglia alla quale appartiene anche il NATURALISTA SUBACQUEO. L’appassionato di fotografia subacquea ha un’attrezzatura ingombrante, delicata, costosa, ipertecnologica e invidiabile. Tutto si concentra in particolare sulla sua macchina fotografica, con un case subacqueo di tutto rispetto, una posizione per i fari, le torce e i filtri, l’attacco per la GoPro, in modo da realizzare contemporaneamente video e foto, fari subacquei così potenti da fare giorno anche di notte, moschettoni, attacchi, accessori, insomma di tutto…e spesso di più. Suscitando la mia personale invidia ovviamente. Il fotografo deve essere attrezzato al meglio per poter resistere alla dispersione termica, deve avere una buona muta, di quelle veramente professionali, anche perché lui non si muove tanto, perciò perde calore più velocemente di chiunque altro, è capace di stare in poco spazio fermo in un punto per 20 min pur di poter scattare in modo perfetto una foto al pesce pagliaccio nel suo anemone. Cambiando mille impostazioni diverse sulla ghiera della sua fotocamera. Andando con lui si impara un sacco, ma si rischia di annoiarsi a morte.  Ha un pregio però: con l’aumentare dell’esperienza, aumenta la sua voglia di conoscenza e va alla ricerca delle cose più inaspettate e meno scontate, spesso piccole e difficili da trovare. Perciò va molto d’accordo con il Naturalista subacqueo che lo guarda con un aulico senso di rispetto ed un amore tutto platonico. Le sue foto vengono però fatte passare in rassegna in interminabili serate di diapositive nei club di subacquea e di fotografia.

Una noia mortale.

Stairs and Bubbles - Hamata islands divespot - Marsa Alam - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved
All’opposto del fotografo c’è il GIOCOSO. Un cavallo pazzo del mondo sottomarino. Assolutamente incontenibile. Lui non nuota sott’acqua, lui corre. È difficile stargli dietro, bisogna sempre ricordargli di andare un po’ più piano e stare con il gruppo, lo tiri per la pinna gli segnali “vai più piano” lui ti guarda stupito, poi realizza e ti sorride con gli occhi scusandosi. 30 secondi dopo sei d’accapo, è sempre in testa. Sale, scende, nuota a doppia pinna come un delfino, inarcando la schiena, assomiglia un po’ agli apneisti, ma con meno stile e controllo. Appena trova una zona di sabbia si sdraia sul fondo, sollevando un casino di sospensione e annullando praticamente la visibilità, si diverte a fare le capriole e a ruotare su sé stesso come una vite. Spesso balla sott’acqua, se poi ha un compagno (buddy) che gli regge il gioco addirittura improvvisa una bachata o un merengue, si toglie l’erogatore e ti manda i baci sott’acqua, ti fa gli scherzi mentre stai facendo la safety stop (3 min a 5 metri per evitare i danni da decompressione quando si sta per risalire) e ti tira improvvisamente giù per la rubinetteria della bombola e poi ride alle tue spalle dopo averti spaventato. Lui non fa la sosta normalmente guardando il computer e aspettando passi il tempo che indica il riassorbimento corretto di azoto nel tuo corpo. Lui aspetta in posizione del loto a mezz’acqua, guardando gli altri come se fossero dinosauri noiosi e meditando…sì, il prossimo scherzo da fare. Tutti noi abbiamo sperimentato queste cose, chi più chi meno, ma lui continua a farle perché si diverte e se la gode, e ha tutto il mio rispetto per questo, la vita è bella anche sott’acqua, non bisogna mai prendersi troppo sul serio. 

Adorabile. 


Hamata islands divespot - Marsa Alam - Egypt ©Andrea Pompele All Rights Reserved


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ENGLISH VERSION 

The TRAVELLER is a strange diver.

"Okay so far is not that you have just presented all normal people!" "True, but the traveler is different"

First because he loves to travel and see new places, and I respect him a lot, then he can respond to different types. He has generally traveled the world, often he has a job totally different but for every holiday he has moved for a month or more in places that not everyone have the opportunity to see, he may look unconventional; I remember, for example, a German man rather bizarre but very cordial and very nice,  he had incredible diving experiences, he was in almost all the dreams of every diver, from the most difficult approaches with the most amazing marine animals, from great white sharks to whales, from manta rays passing through and whale sharks. A person with a lot of stories to tell. Usually in front of countless beers and an unknown amount of cigarettes. 

A storyteller in fact.

There’s the FANATIC, whom cannot stay away from the water. After landing he pawing to see the Diving center, he must check-in as soon as possible, arrange the equipment quickly and program all excursions on the first day, it doesn’t matter if he goes straight to the diving center 5 min before closing time and keeps you there half an hour more. He doesn’t care. In two weeks he can do 50 dives, repeated dives of course with peaks of 4 per day: early morning dive - 6:30 am, then breakfast. Surface time estimated: the minimum possible and a second dive in the morning, then lunch, 14:30 he is ready for a third dive, an hour of surface or slightly more, afternoon dive (the 4th !!! ) and if there is also a beautiful night dive, why not? All of that not considering the boat trips! He considers diving very seriously, his holiday is a job, not at all restful, but definitely gets it, he is diving Stakanov, a war machine. Obviously to hold this rate he must be extremely motivated, determined, prepared to not put himself in danger to respect the right calculations and quite fit because if you are not physically fit this life destroys you. 

Do you want to try?

The PHOTOGRAPHER "nag people" can be so-called, a family to which also belongs UNDERWATER NATURALIST. The avid underwater photography equipment has bulky, delicate, hyper-expensive and enviable. Everything focuses in particular on his camera, with a respectable underwater case, a position for headlights, flashlights and filters, to attack the GoPro, so as to achieve both video and photos, underwater lights so powerful to make day even at night, carabiners, bindings, accessories, in short, everything ... and often more. Arousing my personal envy of course. The photographer must be better equipped to withstand the warmth loss, must have a good suit really professional one, because he doesn’t move much, so he loses warmth faster than anyone else, he is able to stay in a small space stationary at one point for 20 minutes just to be able to take a photo in a perfect way of a clownfish in its anemone. Changing a thousand different settings on the dial of his camera. Going with him you learn a lot, but you will get bored. He has an advantage, however: with increasing experience, it increases his desire of knowledge and he goes in search of the most unexpected things and less obvious, often small and difficult to find. So he perfectly agree with the Underwater Naturalist diver who looks at him with a dignified sense of respect and platonic love. His photos are however made browse in endless slide lectures in diving clubs and underwater photography crew. 

So boring.


In oppostion to the photographer, there's the PLAYFUL. A crazy horse of underwater world. Absolutely unstoppable. He doesn’t swim under water, he runs. It's hard to keep up with him, you always remind him to go a little more slow and stay with the group, pull him bythe fin the signaling him "go slowly" he looks at you astonished, then realizes and smiles at you with eyes, apologizing. 30 seconds after you’re over again, is always in lead . He goes up, down, he’s doing dual fins swimming like a dolphin, arching his back, he looks a bit like a free divers, but with less style and control. When he finds a sandy area he lies down on the bottom, raising a lot of suspension and eliminating  completely the visibility, he enjoys doing somersaults and rotate on itself like a vine. He often dances under water, then if it has a buddy that holds up the game even freestyling sudden a bachata or merengue, he takes off the regulator and sends kisses under water, he makes jokes while you're doing the safety stop (3 min at 5 meters to avoid damage from decompression risks when you are going to rise up) he suddenly pulls you down by the tank laughing after scarring you. He doesn’t stop normally looking at the computer and spend time waiting for indications of proper absorption of nitrogen in your body. He waits in the lotus position in midwater, looking at the others as if they are boring dinosaurs and meditating ... yes, the next joke to make. All of us have experienced these things, some more than others, but he continues to make because he enjoys and gets it, and he has all my respect for this, life is beautiful underwater, you should never take itself too seriously . 

Very Lovely.


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