Il deserto più antico del mondo è
il deserto del Namib. Il deserto più vivo del mondo è il deserto del Namib.
Noi siamo abituati a pensare al
deserto come un luogo senza vita, dove sole e sabbia sono le uniche cose che
possiamo trovare, ma non è così. Ci sono da fare le opportune precisazioni in
merito al concetto di deserto. “eccolo che riattacca a parlare come un libro
stampato…, cerca di non essere pedante e noioso ‘sto giro, eh?” “certamente” “ecco,
appunto.”
Il deserto non è solo fatto di
sabbia, anzi, le maggiori zone desertiche calde del mondo sono per lo più
costituite da suolo roccioso, perciò il concetto di dune di sabbia, che
peraltro costituiscono solo una minima percentuale dei deserti di tutto il
mondo, dobbiamo accantonarle per un attimo. Lo stesso Sahara è costituito per
la maggior parte di rocce e ciottoli e si divide in 3 parti: Hammada, la parte
rocciosa, Serir o Reg, la parte ciottolosa e Erg, appunto la parte sabbiosa. Il
Bacino ininterrotto sabbioso più grande del mondo invece è il Kalahari,
interamente costituito da sabbia ossidata.
Ma torniamo al Namib. Nel Namib c’è
un sacco di vita.
Acacia erioloba - Namib Desert - Namibia ©Andrea Pompele All Rights Reserved |
Ma non sono i soli abitanti del
deserto.
Ci sono insetti, coleotteri tenebrionidi
in particolare, circa 200 specie diverse, che hanno evoluto un sistema
sofisticato per catturare la nebbia e condensarla sulla superficie del loro
corpo per far sì che le gocce vadano direttamente nella loro bocca. Si nutrono
per la maggior parte di materiale vegetale morto, portato dal vento oppure in decomposizione
tra una duna e l’altra e costituiscono la base della catena alimentare degli
animali che popolano il deserto.
Ci sono ragni (Carparachne aureoflava ), talmente evoluti da costruirsi una tana nella sabbia e riuscire
a coprire l’ingresso di questa con una sottile
ragnatela ricoperta si sabbia, una “trapdoor” una trappola che consente a
questi di cacciare e di nascondersi dal caldo della superficie. Ci sono gechi
con mille colori (Geco palmato Pachydactylus rangei), anch’essi vivono in tane sotto la sabbia e si nutrono di
insetti ragni e scorpioni, ci sono lucertole che sono in grado di scavare nella
sabbia un rifugio in pochissimi secondi grazie alla particolare conformazione
del muso, la shovelsnouted lizard,
la lucertola “muso di vanga” (Zeros anchietae), ci sono
serpenti che possono mimetizzarsi sotto la superficie facendo uscire soltanto
gli occhi e una piccola parte della coda che usano per attirare i roditori e
potersi procurare un buon pasto.
Ci sono uccelli, passeriformi, insettivori, o
granivori che si nutrono di semi delle piante presenti. Rapaci, falchi, aquile,
avvoltoi. Ci sono topi, arvicole, mammiferi roditori, volpi del deserto,
otocioni, predatori micidiali, ci sono iene brune, iene maculate, giraffe,
springboks, orici, le antilopi meglio adattate alla vita del deserto, con una
temperatura corporea di base di 43° C che non accumulano mai troppo calore e
hanno una “rete” di vene attorno al cervello in grado di evitare il
surriscaldamento sotto l’azione del sole, per poter contrastare l’abbassamento
di temperatura notturno così drastico senza andare sotto la soglia di
sopravvivenza per un organismo omeotermo. “Omeo che?” “che ha una temperatura
interna del corpo costante, tutti i mammiferi, sono a sangue caldo, mentre i
rettili sono a sangue freddo e dipendono dalla temperatura esterna” “ah…” ci
sono leopardi, caracal, e il leoni. I leoni del deserto. http://www.desertlion.info/
Ci sono ragni (Carparachne aureoflava ), talmente evoluti da costruirsi una tana nella sabbia e riuscire
Cartwheeling spider - Carparachne aureoflava - Namib Desert - Namibia |
Namib Gecko - Pachydactylus rangei - Namib Desert - Namibia |
Shovel snouted Lizard - Zeros anchietae - Namib Desert - Namibia |
Ma quello che colpisce di più la
nostra sensibilità è pensare che ci sono milioni di miliardi di semi quiescenti
sotto la sabbia che non aspettano altro che una goccia di acqua per poter
crescere e svilupparsi in nuove piante con spettacolari fiori. Perché succede
proprio così: nel deserto piove. Contrariamente a ciò che pensiamo, normalmente
piove, in determinati periodi dell’anno e non tutti gli anni, ma piove. L’acqua
non rimane che non per pochissimo e tutte le forme di vita che lo popolano ne
sfruttano ogni minima goccia nel minor tempo possibile, aumentando così la
propria possibilità di sopravvivenza.
È il deserto più antico del
mondo. È il deserto più vivo del mondo, bacino di biodiversità entusiasmante per
un biologo evoluzionista come me, e di un fascino incredibile per chiunque. È il
Namib.
Blooming - Tribulus terrestris - Namib Desert - Namibia |
ENGLISH VERSION
The oldest desert in the World is
the Namib Desert. The richest in desert life in the World is the Namib Desert.
We are accustomed to think of
desert as a place without life, where sun and sand are the only things that we
can find, but it’s wrong. We have to clarify some things regarding the concept
of desert. "OMG! He’s starting to talk like a scientific book ..., try not
to be pedantic and boring this time, please" "Certainly" "in
fact..."
Desert is not only made of sand,
indeed, the world's largest hot desert areas are mostly made up of rocky soil,
so we must put aside for a moment the concept of sand dunes, which also make up
only a small percentage of deserts of the World. The Sahara, the largest hot desert
in the World consists mostly of rocks and pebbles, and is divided into 3 parts:
Hammada, the rocky part, Serir or Reg, pebble part and Erg, precisely the sandy
part. The world's largest uninterrupted sand basin In the World is instead the
Kalahari, entirely made up of oxidized red sand.
Let’s go back to the Namib. In
the Namib there's plenty of life.
There are many plants
"plants in the desert? No are you kidding us?" There are old trees,
such as Acacia erioloba, herbs of various kinds, such as the bushman grass, and
unusual plants such as melon! Narra. Each of these desert adapted life plants can
survive in very extreme conditions due to a series of special adaptations: some
of them have deep roots that can reach up to 60 or 80 m to tap into underground
aquifers abundant water otherwise impossible to reach up, they present leaf
surface that allows them to capture solar energy, without losing too much water
through transpiration, they have thorns and twisted stems to defend themselves
from animal consumption and they grow in areas between the dunes to protect
themselves from the wind. They reap the condensed 'water every morning by the
formation of fog, they consolidate the oldest dunes and they colonize the not
windswept portion contributing to the stabilization of these.( Plants of Namibia)
But they’re not the only desert’s
inhabitants
There are bugs, tenebrionid
beetles in particular, about 200 different species that have evolved a
sophisticated system to capture the fog and condense it on the surface of their
body, so the drops go directly into their mouths. They feed mostly dead plant
material, carried by the wind or decomposing between a dune and the other, and they
form the basis of the food chain of animals that live in desert. There are
spiders, so evolved to build a nest in the sand and be able to cover the entry with
a thin cobweb covered by sand, a "trapdoor" a trap that allows them
to hunt and hide from the hot surface. There are geckos with a thousand colors,
they also live in burrows in the sand and feed on insects, spiders and
scorpions, there are lizards that are able to dig in the sand a refuge in few
seconds due to the particular shape of the muzzle, the shovelsnouted lizard, there
are snakes that can camouflage itself below the surface while leaving only the
eyes and a small part of the tail that they use to attract rodents and be able
to provide a good meal. There are birds, passerines, insectivores, or
granivorous that feed on seeds of the plants. Raptors, hawks, eagles, vultures.
There are mice, voles, rodents, mammals, desert foxes, bat-eared fox, deadly
predators, there are brown hyenas, spotted hyenas, giraffes, Springboks, oryx, the
better desert adapted antelopes, with a body temperature of 43 ° C that do not
accumulate too much heat, in order to counter the lowering of temperature night
so drastic without going below the threshold of survival for a warm-blooded
organism, they have a "network" of the veins around the brain able to
avoid overheating under the action of the sun. "Omeo what?"
"Which has a constant internal temperature of the body, all mammals are
warm-blooded, while reptiles are cold-blooded and depend on the outside
temperature" "oh ..."
What is most striking about our
sensitivity is to think that there are millions of billions of dormant seeds in
the sand, just waiting for a drop of water to grow and develop into new plants
with spectacular flowers. Because it’s just that: it's raining in the desert.
Contrary to all what we think about, it usually rains, at certain times of the
year and not every year, but it rains. The water could not remain for a long time,
and all life forms that live in these conditions exploit every drop in the
shortest time possible, thus increasing their chances of survival.
It’s the oldest desert in the
World. It’s the richest of desert life in the world, an incredible biodiversity
basin exciting for me as an evolutionary biologist, and very fascinating for
anyone. It’s the Namib.
Nessun commento:
Posta un commento